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by alessandraQN4QCaHx

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Eccoci alla quarta tappa prima del Capodanno solare, dal 16 al 22 gennaio sperimentiamo la frequenza della porta 60 che corrisponde alla Equilibrium Lao Tsu e Kwan Yin, blu su chiaro. Questa energia in realtà ci accompagna da marzo 2020 e lo farà, attraverso Plutone, fino al 2025, dunque è particolarmente importante portarvi attenzione.
La frequenza della bottiglia si può riassumere nella frase:
“Mi sento in pace, indipendentemente da ciò che accade intorno a me.”
Obiettivo apparentemente ambizioso, gli eventi fino al 2025 a livello più profondo ci vogliono portare a questo stato dell’essere che è la meta della meditazione e di quasi tutti gli insegnamenti di saggezza orientale. Non a caso i due maestri le cui frequenze sono veicolate da questa Equilibrium sono Lao Tsu, considerato l’autore del “Tao Te Ching” testo fondamentale del Taoismo, e Kwan Yin, la dea orientale della compassione, “colei che ascolta i lamenti del mondo” e libera dalle sofferenze.
Quello che ci vedo anche alla luce dei fatti attuali è che stiamo vivendo un profondissimo processo di purificazione a tutti i livelli, sia di tutti i nostri corpi sottili- mentale, emozionale- e fisico che spirituale, di tutte le memorie karmiche e su tutti i piani di esistenza che abitiamo. Una sorta di grande reset, individuale e globale.
Il chiaro della frazione inferiore ha una doppia valenza: blocco di dolore cristallizzato che una volta “sciolto” diventa luce, purezza, vuoto, potenziale infinito. Il problema è la sofferenza che è attaccamento al dolore; invece il dolore non è di per sé negativo, anzi “è una di quelle chiavi che servono ad aprire non solo i segreti dell’animo ma il mondo stesso. Quando ci si avvicina a quei punti in cui l’uomo si mostra all’altezza del dolore, o superiore ad esso, si accede alle sorgenti della sua forza e al mistero che si nasconde dietro il suo potere.”
Il blu nella frazione superiore ha anch’esso una duplice chiave di lettura: rappresenta da un lato una sorta di “tappo” quando cerchiamo di controllare e razionalizzare le acque emozionali, atteggiamento che può portare a tristezza, senso di isolamento, fino alla depressione; dall’altro lato è la pace, la fiducia nella vita e la resa alla Volontà superiore, ovvero alle leggi cosmiche e naturali dell’esistenza.
La chiave per passare da una frequenza all’altra è indicata dai due maestri. Lao Tsu nel “Tao Te Ching”, il libro della via e delle virtù, la esprime nel concetto del “
wu wei”, letteralmente “non agire”, nel senso di “non interferire con il fluire spontaneo degli eventi naturali”.
Kwan Yin invita alla compassione e all’accettazione benevola di ciò che c’è: dall’imprevedibilità della vita ai momenti di apparente oscurità che precedono la manifestazione. Accettare le limitazioni naturali della forma, senza diventarne vittima:
la forma muore, non lo spirito.
Questi anni richiedono un’urgente revisione del concetto di morte: se ricordiamo chi siamo, sappiamo che la morte non è la fine ma una trasformazione.
Onoriamo il nostro corpo come tempio sacro che ci ospita in questa vita, ma non siamo identificati con esso. È il nostro mezzo per vivere questa esperienza. Siamo chiamati a trascendere la paura della morte per liberarci dalle catene della sopravvivenza.
Il processo che stiamo vivendo e vivremo questi anni ha l’intento di farci ritrovare pace nella mente e leggerezza nel cuore, e tornare alla nostra frequenza di base: Amore, ovvero la consapevolezza a livello cellulare della connessione intrinseca di tutte le cose.
L’ultima tappa dell’anno porta un messaggio di profonda guarigione: è con l’energia del vuoto, potenziale infinito da cui tutto si crea, e della Pace che abbiamo la possibilità di concludere ogni ciclo e da questa prospettiva ricominciarne uno nuovo nella infinita spirale evolutiva.

dr.ssa Alessandra Bruno

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